Nel mese di Settembre 2016, Samsung Electronics ha presentato una domanda di brevetto in cui si descriveva l’applicazione di un nuovo sistema da volersi per le piattaforme Gear VR che consentisse l’interazione a mani libere ed il monitoring continuo della posizione, degli occhi e delle espressioni facciali dell’utilizzatore.
I dipendenti della divisione sperimentale Samsung C-Labs hanno messo a punto un progetto del tutto simile a quello descritto nei brevetti. L’EXPO VRLA 2017 di Los Angeles, di fatto, ha dimostrato in via sperimentale l’utilizzo della realtà virtuale a mani libere, nel contesto del nuovo progetto FaceSense.
FaceSense presenta un approccio completamente diverso rispetto alla consuetudine di utilizzo dei classici sistemi per la realtà virtuale, dove controller e sistemi ad attivazione manuale regnano incontrastati. Tramite un nuovo sistema di tracking degli occhi e dei segnali biometrici, FaceSense consente ora di tradurre i segnali del nostro corpo in veri e propri input, utili per la navigazione in ambiente VR.
Questo consente di ottenere una miglior ergonomia di utilizzo ed un’intuitività senza precedenti, che si completa con l’utilizzo di semplici comandi vocali. Il prototipo mostrato nel contesto della fiera espositiva è progettato esplicitamente per il funzionamento coordinato a Samsung Gear VR. L’azienda, in merito al nuovo progetto, prevede lo sviluppo di tecnologie sempre più evolute che consentano un’interazione ad ampio raggio.
Che cosa ve ne pare di questo nuovo progetto per la realtà virtuale Samsung? A voi tutti i commenti in proposito.
